Affogo nella tua bellezza...
La tua pelle perfetta, così liscia, candida. Una forma divina fatta di valli e colline, insenature e pianori, grotte e foreste. Il tuo corpo è un’ode a madre natura, riflesso della divinità che in te alberga.
Io che combatto il tempo, assurdo nemico di quelle valli e di quei golfi, respiro i tuoi profumi per un’ultima volta, prima di consacrarti all’eterno.
La calce bolle già.
Stai tranquilla. Ti ricoprirò solo quando la temperatura sarà quella giusta. Non farei mai del male alla tua pelle.
Non piangere. La colata è una liberazione, credimi.
Tra poco sarai…
…per sempre.