Cosa si nasconde dietro quella porta?
Lui.
Mani ghermenti, sudore rancido, petto villoso, alito alcolico.
Mio padre.
La forza bruta che afferra, piegando al suo volere.”Piccina, vieni qua. Tuo padre ha bisogno di coccole…”
No, quello è stato tanto tempo fa. Adesso dietro la porte c’è lei, la donna che sono diventata. È venuto il momento di farle visita. Si, proprio adesso, mentre punta quella nove millimetri alla testa del fottuto bastardo.
È una brava persona. Non lo farebbe mai…
…almeno che non le dia una mano io.
“Ciao bambina, ti ricordi? Ti ricordi quello che ci ha fatto?”
Uno sparo!