domenica 7 settembre 2008

GUERRIERO

La battaglia è finita.
Più che una battaglia è stata una carneficina. Del villaggio restano solo sangue e ceneri.
Scruto i corpi esanimi e la vedo.
E’ a carponi. Cerca di raggiungere la madre. Si affanna, non piange ma fa un verso come a volerla chiamare. La madre non le risponderà, ha la testa mezza staccata dal collo.
La raccolgo. La bacio piano sulla fronte. Poi la uccido nella maniera più veloce e indolore che conosco.
Torna nella stanza delle anime bambina, qui fuori è un brutto mondo. Restaci fin quando i fiori non saranno più innaffiati dal sangue dei morti.