Il dobro suonava sul portico, nell’aria ferma del tardo pomeriggio. Le ore più calde erano passate, ma il termometro segnava ancora trentasette gradi. Mio zio muoveva piano le dita sulle corde, come se anche quel gesto gli costasse fatica. Le note vibravano nell’aria, calde e sognanti.
«Sono finite le storie…» sussurrai io, pensando a nonna Fiona. Mio zio rimase chino sul dobro, come se non avesse udito. Poi smise per un attimo di suonare.
«Le storie non finiscono mai, piccola…» disse.
Ma nonna Fiona se n’era andata, insieme ai pirati e ai draghi marini. Le notti calde sul portico. La luna…