Mentre discendeva i declivi Tielsin avvertì il calore. Sarebbe stata un’estate diversa, torrida in modo innaturale. Anche le nevi si erano già sciolte, e la primavera era solo all’inizio.
I villaggi erano diventati cenere. Anime perse vagavano alla ricerca dei parenti sopravvissuti.
“È tornato il Dio del Fuoco! Adù si è risvegliato!” deliravano le comari e i contadini.
Come poteva essere? Allora le leggende erano vere, pensava l’Astromante, camminando tra le rovine ancora fumanti.
«Dov’è il resto del villaggio?» domandò ai pochi uomini rimasti.
«Adesso servono Lui. Sono la sua prole.» risposero.
E riprese il cammino, seguendo orme di terra bruciata.