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Tyria non era cambiata, almeno nell’aspetto. La capitale delle dieci città, con le sue torri, i suoi palazzi e il grande osservatorio la cui cupola era visibile fin dai pendii orientali, scintillava dei riflessi del sole spuntato d’improvviso dopo un giorno di pioggia torrenziale. I tre Astromanti entrarono nella prima locanda per un boccone ed un boccale, e per poter asciugare le vesti impregnate d’acqua. Alcuni avventori guardarono di sbieco le tuniche ricamate di stelle e qualcuno non nascose il suo disappunto.
«…eppure si diceva che erano tutti morti…»
«…non ci si può fidare di quei fattucchieri…»
«…sono tornati i guai…»