lunedì 9 novembre 2009

LA CADUTA

«Qui non c’è più niente che possiamo fare» ammise mestamente maestro Tielsin. I suoi due compagni lo guardarono sbigottiti.
«Che cosa significa, maestro?» domandò Alia.
«Avete visto i volti della gente, i loro sguardi infossati, la loro pelle appassita. Si stanno lasciando morire… Non abbiamo niente contro cui combattere. Uccidendo Yileit velocizzeremmo solo il corso degli eventi. Il virus che lei ha iniettato è ormai in circolo. L’unica cosa che possiamo fare è preparare i villaggi…»
«Ma questo significa che le dieci città cadranno…»
Tielsin guardò negl’occhi della donna, colmi di un dolore profondo.
«Alia, le dieci città sono già cadute…»