venerdì 27 novembre 2009

L’ABBANDONO

Le parole non avevano più potere ormai. La fine era prossima. Tielsin, Alia e Rudor ripercorsero di nuovo la strada verso il deserto. Incrociarono i nomadi la cui carovana era stata decimata dall’Abbandono. Ormai tutti lo chiamavano così. Chi non riusciva a lasciarsi morire era visto come un debole, indegno del cambiamento in corso. La viltà poteva rivelarsi il miglior antidoto contro il virus insinuato da Yileit.
Finalmente la torre apparve tra i giochi di luce delle dune. Kido sedeva vicino all’entrata, con gli occhi chiusi e le braccia consorte.
«Perché siete tornati?» domandò.
«Perché non c’è più nulla da fare…»