Si divertiva davvero troppo a giocare con quelle piccole creature; spruzzar loro addosso sottili gocce d' acqua ghiacciata era uno spettacolo spassosissimo!
Il formicolio aumentava sempre più, come impazziti i piccoli esserini scorrazzavano dappertutto abbandonando quelle ridicole scatolette di metallo con cui erano soliti spostarsi.
Molti scivolavano e cadevano miseramente a terra imprecando ed offendendolo, ma lui non se ne curava e continuava a tritare cubetti di ghiaccio.
Improvvisamente la voce di suo padre lo redarguì:- "Smettila, ci ho messo ben sette giorni a costruire quel plastico!"
-"Uffa babbo, non è giusto!" egli rispose:
-"Almeno per il mio compleanno lasciamici giocare!"