martedì 9 marzo 2010

FARFA E SHAULA

Un bozzolo iridescente, appeso sul ramo più basso dell’albero, circondato da foglie secche.
La femmina di scorpione lo aveva visto.
Era la sua ghiotta preda.
Non riusciva ad afferrarlo con gli artigli, risultava sfuggente, avvolto com’era in un’essenza serica, sconosciuta.
Col veleno del suo pungiglione irrorò anche il terreno circostante, impedendo ad altri animali di avvicinarsi.
Per ucciderlo.
Lo vide ingrossarsi nei mesi, diventare sempre più luminescente.
Aveva fame.
Una mattina notò le pratoline fiorite, il bozzolo spaccato, ma nessun altro attorno.
La farfalla stava appoggiata sul ramo del nocciolo, pronta a volare con le sue ali colorate.