domenica 4 gennaio 2009

RITA

Rita danzava col vento, e fu lui a rapirla.
Pic-nic in riva al lago, farfalle impazzite di un aprile assolato. Una bottiglia di bianco frizzante, grissini al sesamo e datteri. Le dissi: “Sei fantastica!”. Lei rise e incominciò a ballare.
A luglio successe di notte, sulla spiaggia. Le stelle potrebbero raccontarvelo. La luna invece no. Se la faceva con il mare…
Poi venne quel giorno d’ottobre, sopra un letto di foglie di platano. Piroette. Baci. Le sussurrai: “Ti amo!” Mi rispose ridendo…
Fu il vento di febbraio a portarmela via, quello che ti gela le ossa, quello che ti spezza dentro.