martedì 27 aprile 2010

POENA

L'amministratore delegato della multinazionale farmaceutica si stupì di trovarsi ancora prigioniero del suo corpo flaccido. Sperava che col trapasso le cose cambiassero, invece... Faticava a trascinare le sue membra lungo quel corridoio odoroso di fuliggine. Avanzava verso un chiarore, un riverbero, ma non riusciva a mettere a fuoco le immagini. Qualcuno lo stava aspettando.
Si ritrovò davanti ad una figura massiccia, cornuta, avvolta dalle fiamme. L'essere stringeva tra le mani unghiate un enorme fallo nerboruto.
- Succhia il cazzo di Satana, mio devoto... - disse una voce ombrosa.
- Ma... - balbettò lui.
- Ma cosa? Apri la bocca, dai...