Gnomi dei boschi, sempre loro...
Mi addormento sulla panchina, i giornali ben avvolti attorno al corpo, un sacchetto di ciarpami per cuscino e… sogni d’oro. Un litro e mezzo di vino da discount è il miglior sonnifero che si possa desiderare.
Ma poi arrivano loro, con quei buffi cappelli e i loro incomprensibili mormorii. Perché la panchina del parco è vicina al boschetto di faggi, quello dietro il paese. Saltano sulle foglie secche, si arrampicano sui miei stivali sdruciti e poi si mettono a ballare sulla mia pancia.
A quel punto mi sveglio e penso: “forse è meglio che cambi discount!”