Una bolla fatta di silenzio, nei movimenti che diventano luce.
C’è buio attorno, solo cose grevi che mutano all’istante. Raccolgo gli anni, come conchiglie sulla riva del mare, mentre lampi squarciano un cielo arrossato al tramonto. La storia si trasforma, diventa bufera: figure trasparenti camminano, al ritmo di una musica calda come un canto polare. Note confuse tra lettere alfabetiche, scolpite nella fragilità di un essere umano che parla nei ritagli di uno scheletro. I pensieri si fanno troppo grandi: scompaiono, barcollano, precipitano in una insalata di parole, tra suoni gutturali che mi fanno sentire al confine del mondo.