lunedì 20 ottobre 2008

IL CAFFÉ

“Meglio l’acqua alla mattina che il vino la sera”, diceva un vecchio ubriacone. Ma io preferisco un bel caffè, di quelli fatti in casa con la caffettiera, un po’ acquoso forse, con quel sentore di bruciato, avete presente? Ci metto lo zucchero per ammazzare il saporaccio, così la sbobba diventa una medicina. Mi siedo al tavolo di cucina e ripenso al giorno prima. Non mi spingo mai più in là con la memoria. Perché dovrei…
Com’è che si chiamava? Carlotta? O forse era solamente Carlo…
Il caffè va giù magnificamente. Il sole penetra con prepotenza dalla finestra.
Che meraviglia, la vita!