Il bimbo guardò il padre che, protendendosi tra i merli del castello, scrutava inorridito l’orizzonte. Lui era il Re. Lui avrebbe saputo come affrontare l’Ombra.
«Papà, ho paura» sussurrò il ragazzino.
Nel cielo d’oriente, un’orda di draghi e cavalieri spettrali puntava irreparabilmente verso di loro. Volti di teschio rapiti da risate folli, orbite vuote in cui perdere il senno, lame affilate pronte a recidere carne umana.
Il padre continuava a guardare, ammutolito, immobile, rapito da quella visione infernale. La speranza risiedeva nel Re.
«Papà…» Ma la speranza morì, quando il padre girò lo sguardo e riconobbe il terrore nei suoi occhi.