I lineamenti erano gradevoli, non poteva definirsi una brutta ragazza, ma quelle decine di chili in più facevano la differenza.
Da quando lui l’aveva lasciata, l’alimentazione incontrollata era la sua compagna.
Guardava invidiosa amiche e colleghe, fasciate nelle loro mise aderenti, appagate dai propri compagni.
Quotidianamente cercava un pretesto per attaccar bottone col vicino di casa, coetaneo e single: spese condominiali, uova che aveva scordato d’acquistare.
Per caso, lo vide baciare un suo gemello, a notte fonda, nel tunnel dei garage.
Una volta a casa, prese fili e perline, compose decine di forme uguali, luccicanti e colorate.
Cuori di varie dimensioni.