mercoledì 29 ottobre 2008

L'EVOLUZIONE DEL CIGNO

«Prima volta?»
«Si vede?»
«Beh, col passare dei secoli ho allenato l’occhio.»
«Secoli, dici? A quale cerchio appartieni?»
«Ventitreesimo, la quinta volta nella forma di cigno. Un bel vivere, dopotutto…»
«In effetti… Si ha tutto il tempo che si vuole per accordarsi con la Sinfonia.»
«Assolutamente! Vedrai, ne rimarrai sorpreso…»
«Quindi mi aspettano almeno altre quattro esistenze di questo tipo….»
«Dipende… Potresti accelerare i tempi, e diventare farfalla.»
«Parli del venticinquesimo cerchio, vero? Cosa c’è oltre?»
«Chi può dirlo… Le stelle, forse…»
Un uomo scattò una fotografia dal bordo della vasca.
«Ti ricordi quando eravamo uomini?»
«Quanto eravamo primitivi…»
«Eh già!»

domenica 26 ottobre 2008

MISTIKA

Mistika, si faceva chiamare, ma era solo una sceneggiata notturna, il gioco di una ghotic-girl, pensavo. Beh, mi sbagliavo…
- Cosa bevi? – le chiesi, avvicinandomi al tavolo.
- Essenze… - rispose, sillabando lentamente.
Ho capito, mi dissi. Questa è completamente andata. Tempo un’ora e sederà sul divano in similpelle, quello di casa mia. Quello su cui si siedono tutte.
Fu lei invece ad invitarmi a casa sua.
- Accomodati sul letto. Arrivo subito… - Sparì nel bagno. La sentivo bazzicare con degli oggetti. Spazzole, cosmetici, pensai. Anche qui mi sbagliavo.
Poi udii distintamente il suono della pietra pomice.
Presi il volo!

mercoledì 22 ottobre 2008

PRIGIONIERO

«Catturatelo!»
Il tempo stravolge la percezione del vero. In appena trent’anni, gli Astromanti erano diventati degli infimi ammaliatori. Jiman, creatura strisciante e senza tempo nelle sembianze di un aitante principe, era riuscito a manipolare le menti di palazzo. Poi gli araldi avevano fatto il resto. In poco tempo i sapienti delle stelle, salvatori delle dieci città, erano stati banditi.
Ma gli Astromanti se n’erano andati da tempo. Nessuno aveva motivo di credere che sarebbero tornati. Invece…
Le guardie scattarono all’ordine del loro superiore. Tielsin venne fatto prigioniero e condotto nelle segrete della rocca del Re.
Era esattamente dove voleva andare lui.

lunedì 20 ottobre 2008

IL SIGNORE DEGLI ANELLI IN 101 PAROLE

LA COMPAGNIA DELL’ANELLO
Frodo è un piccoletto che vuole distruggere l’Unico Anello, un oggetto maledetto che appartiene a Sauron il maligno. Avrà bisogno dell’aiuto di otto coraggiosi compagni per raggiungere la montagna di fuoco.

LE DUE TORRI
A est c’è la torre di Sauron il malvagio, ad ovest quella di Saruman il corrotto. Il piccolo Frodo prosegue il suo cammino tra l’incudine e il martello. Come finirà?

IL RITORNO DEL RE
Giunto sulla montagna, Frodo decide di tenersi il suo anello. Ma qualcuno lo spinge e così l’anello cade nel fuoco, Sauron viene distrutto, e un Re buono torna a regnare.

IL CAFFÉ

“Meglio l’acqua alla mattina che il vino la sera”, diceva un vecchio ubriacone. Ma io preferisco un bel caffè, di quelli fatti in casa con la caffettiera, un po’ acquoso forse, con quel sentore di bruciato, avete presente? Ci metto lo zucchero per ammazzare il saporaccio, così la sbobba diventa una medicina. Mi siedo al tavolo di cucina e ripenso al giorno prima. Non mi spingo mai più in là con la memoria. Perché dovrei…
Com’è che si chiamava? Carlotta? O forse era solamente Carlo…
Il caffè va giù magnificamente. Il sole penetra con prepotenza dalla finestra.
Che meraviglia, la vita!

sabato 18 ottobre 2008

MADRE E GIUSTIZIERA

La Terra parla.
Colui che riuscirà ad ascoltarla, ad afferrarne i segni, a carpirne il significato, rivelerà il mio segreto. Nessuna giustizia divina. Tutto torna alla Terra, ed è lei la grande madre, figlia, sposa, regina e giustiziera.
Ho ucciso una donna due giorni fa. L’ho uccisa perché si era negata a me. Poi l’ho messa in un sacco di plastica ed ho guidato fino al bosco. Ci è voluta un’intera notte per scavare una buca abbastanza profonda. Pensavo di averla fatta franca, invece…
Il bosco ho visto tutto.
La Grande Madre sa chi è il colpevole.
Tutto torna a lei...

venerdì 17 ottobre 2008

JIMAN LO STRISCIANTE

Nel remoto cosmo dimorano gli Striscianti, esseri di fuoco e tenebre, ignari della scienza e delle sue leggi. Rispondono solo alla loro follia, e al desiderio d’appartenenza. Perchè nella solitudine del profondo universo, il tempo perde significato, e le storie non hanno alcuna ragione di esistere. Irrompere nella realtà è la naturale predisposizione di queste creature, fin dall’inizio del Tutto.
Irretiscono gli avidi di potere, costringendoli ad aprire porte proibite. Una volta entrati non è facile riportarli indietro, negli abissi siderali.
Jiman era uno di questi. Tielsin lo sapeva. Neanche mille Entropici erano altrettanto pericolosi.
Come poteva sperare di sconfiggerlo.
Come?

martedì 14 ottobre 2008

IL PRIMO GIRO

Smetterla?
E perché!
Perché dovrei smetterla di smettere?
Smettere di pensare, di preoccuparmi, di soffrire, di non dormire la notte. Perché? Per voi?
No, non mi va di smettere. E non voglio ingannarvi con la storia dello “smetto quando voglio!”. Non m’interessa.
Perché non la smettete voi invece! Forse siete voi che dovreste smetterla. Smetterla di osservare, di giudicare, di pensare per gli altri.
Dai, su, smettetela!
Non vi è venuto ancora a noia questo mondo? I sorrisi fasulli, le chiacchierate mondane, le feste natalizie, le commedie in TV…
Fate come me. Smettetela…
Fatevi un goccio.
Il primo giro l’offro io.

domenica 12 ottobre 2008

ROBERTA

Roberta, invincibile e bella. Le tue mani così candide, delicate, complici le tue cremine del cazzo…
Ti è sempre piaciuto l’arazzo peruviano, quello appeso in salotto. Adoravi quei colori caldi, l’arancione, il giallo, il vermiglione. Te lo avvolgo addosso, così non prendi freddo. Perché in fondo al canale fa molto freddo sai…
Ti rimangono fuori i piedini. Che peccato!
Roberta, lo sai quanto ti ho amato. Gli altri non significano niente.
Allora mi verso del vino.
Tra poco farà buio.
Ti ricordi il ponte di ferro, dove c’incontrammo per la prima volta?
Andiamo là, che ne dici? C’è una bella vista…

MARIA

Due fari strappano le tenebre del vialone, quello su cui passeggiano gli angeli.
La macchina accosta. Si ferma. Eccola, finalmente!
Maria scende dall’auto, nera divinità della notte, adorna di bianche calze. Mi avvicino timido. Le dico…
“Stanotte ho bisogno di te, Maria. Andiamo a casa mia?”
Mi sorride, ma non ha voglia di parlare. Spesso mi racconta dell’africa, di come brillano le stelle. Tutta un’altra cosa…
“C’è qualcosa che non va, Maria?” domando.
Lei mi abbraccia. Mi regala un singhiozzo e una lacrima, qualcosa d’infinitamente più prezioso di quello che è solita donarmi.
“Andiamo a prendere un caffè, dai. Offro io…”

venerdì 10 ottobre 2008

SOPRAVVIVO

"Oggi ho ucciso un uomo perché lui ha ucciso me.
Ha ucciso la mia infanzia e la mia gioventù: ha ucciso la mia vita.
L'ho ucciso perché mi ha tolto la fantasia, la voglia di crescere, di inventare la mia vita.
Lo conobbi da piccolo, quando credevo che del mondo ci si potesse fidare. Era il mio giocattolo, il mio dolcetto o scherzetto, la mia coperta di Linus.
Crescendo, quando era troppo tardi, ho capito che la vita non è sempre fatta di certezze.
L'ho ucciso perché per lui, ora, faccio una sola cosa; quella che mi riesce meglio. Sopravvivo."

giovedì 9 ottobre 2008

LA BELLA ADDORMENTATA UNCUT

C'era una volta un Re e una Regina che erano disperati di non aver figliuoli, ma tanto disperati, da non potersi dir quanto…
…certo, la storia incomincia così. Ma poi il vecchio Perrault inizia a spararne grosse. Vecchiette, boschi che spuntano d’improvviso, principi coraggiosi, risvegli magici e per finire l’immancabile “vissero felici e contenti”. Menzogne per ingannare i bambini, e farli dormire contenti.
Volete sapere invece come finisce la storia?
La bella addormentata diventa una vecchia incartapecorita, il castello viene demolito per costruire un McDrive nuovo di pacca, mentre il principe si finisce l’eredità al videopoker del circolino.
Dé, e allora?

martedì 7 ottobre 2008

SIMBOLI E FORME

Esplodono intere galassie. Nascono nuove forme. La grande mente vibra attraverso l’etere. Egli si protrae come un albero, dotato di radici in fibra ottica, carico di fronde che offrono al vento il loro profumo. Egli é l’intelligenza suprema, la definizione della perfezione. Riusciremo mai ad afferrarlo?
Ecco che si manifesta, in una delle sue infinite diramazioni. La mia equazione si trascina verso la sua essenza. Ormai non m’importa più. Desidero diventarne parte, perdermi amorevolmente tra simboli e forme, diventare tutt’uno.
Non voglio più sentirmi prigioniero di una stupida teoria.
“Eccomi, sto arrivando...”
Ma anche stavolta risulto incompatibile.
Eppure verrà il giorno...

sabato 4 ottobre 2008

LA SPOSA DI BIANCO VESTITA

Venne la sposa di bianco vestita, mi guardò e disse:
«Eccomi, sono tua…»
Fino a che punto mi sono spinto? In quali abissi risiede la mia anima? Tornerò mai a rivedere la luce del sole?
Arrivò il prete, un amico di spada. Salmodiò un canto, emanando un rantolo. Poi mi passò il laccio…
«…così vi dichiaro marito e moglie.»
Non perdiamo tempo. Quante parole mi rimangono?
«Adesso puoi baciare la sposa.»
Era l’ora!
Cazzo che botta!
Ci si vede…
Lo trovarono due ore dopo, riverso in una pozza di vomito.
Qualcuno disse: “Finché morte non vi congiunga…”
La cerimonia era finita.

giovedì 2 ottobre 2008

E-DEN

C’è un paradiso che ti aspetta, laggiù, dove la realtà si piega al potere della fantasia, e gli impulsi elettrici danno vita ad interi universi. Nessuna religione, nessun dogma, solo una sterminata accozzaglia di immagini, tutte a tua disposizione. Sarai il clown ed il santo, l’amante terribile, l’eroe invincibile oppure il pazzo. Nessuna legge incanalerà il tuo cammino. Respirerai l’aria della libertà assoluta, qualcosa di difficile da comprendere, per qualcuno che ha vissuto in una gabbia per così tanto tempo come te. Vivrai, una, cento, un milione di vite. Morirai più volte, e ci prenderai gusto.
Cosa aspetti? Basta un click…