mercoledì 11 luglio 2012

CAPRICCI

Il bambino lasciò cadere il suo secchiello pieno di sabbia e incominciò a strillare con le lacrime agli occhi. Il padre lo osservò per alcuni secondi prima di andarlo a consolare. Alle bizze non aveva mai dato troppo peso. Nel suo modo di vedere le cose da “grande”, i capricci erano quelle reazioni insensate che gli adulti avevano l'onere di correggere. Invece questa volta vide qualcosa che lo lasciò interdetto; il bambino era totalmente immerso nella vita presente. Poteva la bizza di Matteo essere più reale dei continui flussi di pensiero che attraversavano anche in quell'istante la mente del padre?