mercoledì 27 ottobre 2010

LETTURE INTERROTTE

I ragazzini giocavano per strada davanti a casa, con un pallone sgonfio e un vecchio boomerang di legno. Ve n'erano di tutte le razze ed i colori. Il sabato pomeriggio era così, soprattutto in quelle belle giornate d'aprile.
Io il sabato pomeriggio mi metto sempre a leggere. Leggo molto, ma se i ragazzini fanno troppa confusione mi distraggo, perdo il filo e allora... mi arrabbio.
Dalla finestra beccai un muso nero col mio Remington 700. La testa gli esplose come un'arancia. Prima che i suoi compagni potessero dileguarsi ne feci fuori altri tre. Poi finalmente riuscii a finire il capitolo.

sabato 16 ottobre 2010

E IL MONDO NON FU PIÙ LO STESSO

Ero al bar a farmi il solito gotto delle tre meno dieci... Non sto dietro ai tempi, io... bevo quando mi va, alle otto di sera come a quelle di mattina, ma quell'occasione me la ricordo bene perché guardai l'orologio sopra le mensole dei superalcolici; le due e cinquanta spaccate. La Bruna se ne uscì dalla sala tombola bestemmiando, Mario entrò dalla porta a vetri urlando al cellulare mentre il Lillo alternava le grattate di scimmia a quelle del gratta e vinci. Poi la TV vomitò di un aereo schiantato in una torre, e il mondo non fu più lo stesso.

venerdì 8 ottobre 2010

AVATAR

Quando la conobbi lei era solo un avatar e una serie di lettere digitate al pc: ma già mi aveva affascinato. Decidemmo di incontrarci e prendere un caffè: era meravigliosa nel suo essere semplice, con i capelli a coda di cavallo, che supplicavano l'intervento di un bravo parrucchiere. Dopo di allora, niente più. Sparì così come apparì. Passarono mesi, poi anni e non si fece più sentire o vedere nè in chat nè al telefono. Finchè un giorno la rividi, sempre in chat: questa volta con un altro nick e un altro avatar che si mostrava nuda al nuovo capitato.