Mistika, si faceva chiamare, ma era solo una sceneggiata notturna, il gioco di una ghotic-girl, pensavo. Beh, mi sbagliavo…
- Cosa bevi? – le chiesi, avvicinandomi al tavolo.
- Essenze… - rispose, sillabando lentamente.
Ho capito, mi dissi. Questa è completamente andata. Tempo un’ora e sederà sul divano in similpelle, quello di casa mia. Quello su cui si siedono tutte.
Fu lei invece ad invitarmi a casa sua.
- Accomodati sul letto. Arrivo subito… - Sparì nel bagno. La sentivo bazzicare con degli oggetti. Spazzole, cosmetici, pensai. Anche qui mi sbagliavo.
Poi udii distintamente il suono della pietra pomice.
Presi il volo!