sabato 23 agosto 2008

LA CACCIA

La luna brillava già alta nel cielo buio.
Il Gufo era appollaiato tranquillo sulla grande quercia. Ai suoi piedi c’era un intenso brulicare di vita notturna.
Aprì il becco come per assaporare l’aria fresca della notte. Poi lo vide. Comparve all’improvviso. Minuscolo, indaffarato come solo un piccolo topo campagnolo può essere. Era intento nella sua affannosa ricerca di cibo.
Lo scrutò attentamente mentre annusava l’aria alla ricerca di invisibili pericoli.
Aspettò che finisse di rosicchiare il suo gustoso seme di grano. Immobile, ogni piuma vibrante in attesa del momento giusto.
Non si udì nessun suono. Solo gli artigli affondati nella carne.