Cosa restava della fine di un amore?
Una tuta da casa azzurra, resa informe dall’uso prolungato che ne aveva fatto.
Un viso tirato, circondato da capelli che avrebbero gradito uno shampoo.
Due gatti persiani, le loro ciotole disseminate in giro per casa, i loro peli sparsi ovunque, persino tra le lenzuola matrimoniali.
Avevano occupato il posto che un tempo lui riscaldava.
Cornici d’argento circondavano le foto del matrimonio, emanando una luce che da anni, ormai, si era spenta.
L’aria era ferma, un silenzio avvolgeva tutto, interrotto, talvolta, dallo scatto del bruciatore.
Quello era l’unico rumore che scandiva lo scorrere del tempo.