Silenzio.
Per coprire il frastuono di rumori inutili, delle grida, delle urla di rancore, di porte sbattute con violenza.
Non è un caso questa calma che cerco di notte, per annullare quei rumori strani e martellanti che violentano le mie giornate, generati dall’indifferenza.
Ritorno alla vita nell’oscurità, dialogo con i sentimenti, sommessamente.
Una luce fioca illumina pareti bianche, dimora di spiriti benigni, dove la semplicità si espande e si accentua.
La sedia sfitta mi osserva.
Vi accomodo silloge, vuoto che si riempie d’immenso, mentre fuori lacrime di pietra diffondono suoni che leniscono e dissetano.
Amo, nelle mie ore chiare e fannullone.