Dea chiuse la porta e ci si poggiò con le spalle: ad occhi chiusi pensava a Gian che, dall'altra parte, attraversava il vialetto. Lo immaginava stretto nel suo cappotto che tremava dal freddo. Avevano parlato a lungo prima di accomiatarsi. Le aveva chiesto di sposarlo ma gli aveva detto no: non poteva farlo poichè le aveva tenuto nascosto il suo segreto. Per Dea questa cosa era inammissibile. Non le importava quanto piccola o grande fosse la bugia: l'uomo che doveva essere suo marito non le doveva mentire. Così si erano detti addio, anche se lei sperava fosse solo un arrivederci.
venerdì 19 febbraio 2010
DEA
Dea chiuse la porta e ci si poggiò con le spalle: ad occhi chiusi pensava a Gian che, dall'altra parte, attraversava il vialetto. Lo immaginava stretto nel suo cappotto che tremava dal freddo. Avevano parlato a lungo prima di accomiatarsi. Le aveva chiesto di sposarlo ma gli aveva detto no: non poteva farlo poichè le aveva tenuto nascosto il suo segreto. Per Dea questa cosa era inammissibile. Non le importava quanto piccola o grande fosse la bugia: l'uomo che doveva essere suo marito non le doveva mentire. Così si erano detti addio, anche se lei sperava fosse solo un arrivederci.
