Le parole di Yileit anticiparono la sua entrata nella capitale. Arrivò su una carrozza nera trainata da dodici cavalli corvini, e nere erano pure le guardie al suo cospetto. Il re di Tyria le venne incontro con il capo chino e il popolo circondò il suo carro. Per omaggiarla pianse trasportato da una tristezza contagiosa, un abisso tiepido in cui rovesciare la propria anima.
I tre Astromanti videro tutto ciò nascosti tra la folla sofferente e seppero che una nuova guerra contro gli Entropici era incominciata. Questa volta non si sarebbe combattuta con la magia, ma con la forza delle idee.