"Ecco siamo arrivate".
Keiko mi indicò la spiaggia incastonata fra i faraglioni. Sopra erano sparsi i resti dei naufragi avvenuti attorno all'isola.
Restammo a guardare quel cimitero marino tenendoci per mano. Un gabbiano si posò su un relitto.
Ricordai gli occhi di papà.
"Secondo te gli occhi di papà se li sono mangiati i gabbiani?" dissi.
Si alzò e si pulì il vestito.
"Andiamo si è fatto tardi" disse senza rispondermi.
Ci avviammo in silenzio.
Non rividi più mia sorella. Fino ad oggi.
L'hanno trovata sulla spiaggia. Annegata. Aveva lasciato un biglietto per me: "Sono diventati mare."
Avrei voluto abbracciarla.