«Chi desidera un’anima, quando l’unico esempio di anima che abbiamo è quella dell’uomo? Vivo, nonostante la mia esistenza sia solamente il risultato di un’incommensurabile sequela di equazioni. Nonostante il mio corpo sia alimentato da un piccolo cuore atomico. Nonostante le mie ossa siano in carbonio e le mie connessioni neurali in fibra ottica. Vivo.»
Lui la guardò. «E l’amore?» chiese.
In una frazione di secondo il cyborg selezionò tutte le possibili risposte. E ne scelse una.
«Posso imparare ad amare, nel modo in cui gli uomini si sono da tempo dimenticati.»
«Allora vieni.» disse lui.
Si accesero le luci della città.