Sulle colline sopra la città, agli inizi di un tiepido ottobre, un uomo e un bambino camminavano tenendosi per mano. D’un tratto il bimbo si fermò.
«Ascolta…»
«Che c’è, piccolo?»
«Lo senti?»
«Che cosa?»
«Il vento. Riesci a sentirlo?»
L’uomo ascoltò, o forse, per fare contento il bimbo, fece solo finta di ascoltare.
«Io non sento niente…»
«Come non senti niente?»
«Ma cosa dovrei mai sentire?»
«Il vento.»
«Ah, il vento. Certo, quello lo sento anch’io.»
Il bambino volse lo sguardo all’adulto, incrociò le braccia e corrugò la fronte.
«Lo senti davvero?» domandò ancora.
Ma l’uomo non seppe più cosa rispondere.