
«Padre, guardali...» disse Kido all’uomo nella torre. «É questo quello che vuoi?»
Lo sguardo di Numi vacillò.
«Non abbiamo più tempo. Adesso!» urlò Tielsin. I quattro astromanti rivolsero il volto al cielo, intonando l’incantesimo. Adù mosse le sue membra di roccia e fuoco verso i maghi, ma una voragine si aprì d’improvviso sotto i suoi piedi, scura come la morte. Il buco nero lo risucchiò, confinandolo nello spazio infinito.
Poi Numi cadde, abbracciando la redenzione, sprofondando deliberatamente nell’oblio.