domenica 9 novembre 2008

L'OCCHIO DELLA GALASSIA

Le celle per gli Astromanti erano prive di feritoie. Un fazzoletto di cielo stellato era sufficiente a richiamare un potere distruttivo. Ma Tielsin non aveva bisogno delle stelle per realizzare il suo piano.
Nelle dieci città si respirava la paura. Con le menzogne e con la forza, il popolo era stato sedato. Tutto era pronto per l’avvento dei figli di Jiman, la progenie strisciante.
Nell’oscurità della sua cella, Tielsin percepiva la presenza del re. Camminava nelle sue stanze, pochi metri di roccia più sopra.
Attingendo ad ogni suo potere, compose il codice per aprire il cancello. Uno spiraglio sull’occhio della galassia…