Qualcosa andò storto.
L’evocazione era anche un sacrificio. Tielsin era pronto a dare la sua vita per confinare oltre il cancello Jiman lo Strisciante. Il varco si apriva attraverso la mente dello stesso Astromante, una pratica magica senza possibilità di ritorno. Faceva parte del piano.
Il codice era quello giusto.
La distanza tra lui e il suo obbiettivo anche.
Qualcosa però schermava il canto. La melodia del cosmo non arrivava nei sotterranei del castello.
- Piombo… - sibilò Tielsin, sfiorando le fredde pareti della cella. “Che stupido!” pensò.
Jiman era stato prudente.
Da quella prigione l’Astromante non sarebbe mai uscito vivo.