mercoledì 30 luglio 2008

UMANITÁ

Miroku era seduto al tavolo della mensa della ditta.
Davanti a lui una ciotola di kurighoan. Mentre separava le waribashi vide, ferma davanti alla vetrata del ristorante, una ragazza con un cappello. Il vento le smuoveva la gonna a fiori e i lunghi capelli neri. Improvvisamente una folata più forte le fece volare via il cappello e lei si mise ad inseguirlo. Sembrava una bambina che rincorreva un aquilone.
Quella scena gli scaldò il cuore. Per un istante si sentì partecipe di qualcosa più grande di lui. Capì il senso dell'umanità.
Sorrise, abbassò lo sguardo e si rimise a mangiare il kurighoan.