sabato 29 maggio 2010

GIOCHI DI GUERRA

“Ehi ragazzino, avvicinati un po'...”
Il vento del deserto, incanalatosi tra lo rovine della città, fece alzare una nube di polvere attorno alla jeep. Il marine si tolse gli occhiali scuri per pulirseli alla giacca della mimetica, il bambino invece non ci fece caso e timidamente si fece avanti.
“Ti va di giocare?” sorrise l'uomo, porgendogli una palla ovale, di quelle da football americano. Poi la scaraventò con forza oltre un'alta siepe. “Valla a prendere, dai!”
Due minuti più tardi una forte esplosione squassò l'aria attorno al soldato.
“Il campo è minato, sergente. Meglio prendere un'altra strada.”