«Tielsin, sei sempre stato uno sciocco. Come puoi pensare di fermare Adù, che vaga libero insieme alla sua orda e che, grazie a me, è adesso più potente di quanto non lo sia mai stato. A niente ti servirà l’aiuto degli altri Astromanti. Uno ad uno si schiereranno dalla mia parte, se non vorranno fare compagnia alla tua amica Velixia, nelle magioni dello spazio infinito…»
Il delirio di Numi si perse nella notte, mentre accarezzava la pelle ustionata della donna. Poi una risata folle e terribile squarciò il silenzio del deserto.
La droga era in circolo.
Il suo nome era Potere.