Betty era una ragazza giovane e bella da mozzare il fiato: capelli biondi e vaporosi, labbra carnose e pelle candida. La sua era una vita da regina; amava la perfezione e ne faceva il suo vanto. Eppure, c'era un neo, un imperfezione che rattristava la sua vita: la notte, ogni notte, si alzava di scatto per un incubo che le interrompeva le otto ore di sonno.
Quella notte successe di nuovo: si alzò, gettò via la maschera occhi rinfrescante e lenitiva e tremante si guardò le mani. L'unghia, quella dell'indice, era ancora lì, non si era rotta fortunatamente.